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Woody Allen: lezione di Cinema oggi a Roma

24/06/2011 | News
Woody Allen: lezione di Cinema oggi a Roma

Woody Allen ha dato una lezione ai giovani allievi del Laboratorio 'L'Atto Creativo' di Daniele Lucchetti del Centro Sperimentale di Cinematografia della Capitale.
"Seguite sempre il vostro istinto. E scommettete su voi stessi rischiando. Se una scelta vi sembra utile per la vostra idea iniziale, utilizzatela. Impiegate tutti gli strumenti che credete funzionali al vostro progetto. Ho sempre inventato storie, alcune buone e altre cattive. La mia sensazione ora è quella di morire prima di aver finito di raccontare tutte le storie che mi vengono in testa.
Gli attori sul set devono essere lasciati liberi. Bisogna dare meno indicazioni registiche possibili. È necessario correggere gli errori, certamente. Ma occorre lasciare liberi gli attori di fare quello che vogliono. Anche di cambiare il dialogo se lo ritengono opportuno. Se gli attori sono bravi bisogna farli recitare come vogliono."
Come decidere se un film è di successo?
"Il successo di una pellicola per me dipende da quanto mi sono avvicinato all'idea iniziale che volevo realizzare. A casa mi viene un'idea, la scrivo, la trovo giusta e la realizzo. A questo punto vedo se il film corrisponde a quell'idea iniziale oppure no. La cosa più importante e difficile è trovare un'idea. Si comincia poi a scrivere e si vede se la storia funziona. Ci sono storie che dopo 50 pagine sono già finite. Ciò che importa di più è il lavoro iniziale. Il resto è più semplice e viene dopo.
In una storia i personaggi devono essere credibili e più grandi del normale: insomma, devono essere sopra le righe."
Come si impara a scrivere una sceneggiatura?
"Certamente bisogna guardare molti film. In realtà si impara a scrivere una sceneggiatura quando l'atto creativo diventa intuitivo e automatico. È come quando si guida una macchina. All'inizio si seguono certe regole. Ma poi, improvvisamente, guidare diventa un fatto normale e intuitivo. È anche così per la scrittura di una sceneggiatura."
Paura delle critiche?
"Confesso di non preoccuparmi di cosa pensa il pubblico. Non leggo mai le critiche per non lasciarmi influenzare dai giudizi. Ma allo stesso tempo non vedo mai un film finito. Se si è convinti delle proprie scelte bisogna andare avanti per la propria strada. Se si crede, ad esempio, che la voce fuori campo sia utile per il film, bisogna usarla senza ascoltare chi dice che è sbagliato impiegarla. Bisogna seguire sempre l'istinto e mettere in campo ogni strategia utile per dare vita al proprio progetto iniziale."

 


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